Aloysius Betrand nel 1842 pubblicava, dopo diversi rifiuti il libro in prosa poetica Gaspard del la nuit. Si trattava di un testo sperimentale dove in una gotica Parigi di animano figure prese dall’immaginario gotico: musicisti, nani, impiccati, esseri reali e fantastici. Quest’opera sarà amata da Baudelaire, Verlaine, Rimbaud che ne trarranno ispirazione per la loro poetica.
Un libricino da leggere in una notte d’insonnia.
Ravel ne farà “tre brani per pianoforte di un virtuosismo trascendentale” Ondine, le Gibet e Scarbo.